Il 25 aprile di ogni anno celebriamo la “Festa della Liberazione” dal giogo della dittatura fascista avvenuta 76 anni fa.
Nel tempo si è innescato un progressivo lavaggio del cervello (ottimisticamente se ne suppone la presenza) che sta relegando questa giornata come la ricorrenza di quattro nostalgici con la bandiera rossa.
Il 25 aprile è una data simbolo dalla portata potente perché simbolicamente e non solo è una data che celebra il passaggio alla democrazia.
Il 25 aprile del 1945 si innescò un processo che nell’arco di appena tre anni portò questa Repubblica a poggiare sulle fondamenta della bellissima Costituzione della Repubblica Italiana i cui principi fondamentali sono stati meditati, pensati, pesati e scritti grazie al sangue di chi ha “resistito”; si sente in ogni singola parola quella sofferenza e quell’orgoglio.
Voglio riflettere sul primo articolo.
L’art. 1 rompe con il recente passato sancendo che “L’Italia è una Repubblica democratica…” “La sovranità appartiene al popolo…”.
Per comprenderne la “violenza” mi permetto di proporre un esercizio, senza l’aggiunta di alcun ulteriore commento da parte mia, di ragionamento a contrario e per “incanto” diventerebbe:
- L’Italia non è una Repubblica democratica
- La sovranità non appartiene al popolo.
Il “capovolgimento” dei princìpi dell’art. 1 è già da solo capace a delineare una dittatura. Per approfondire gli aspetti della dittatura nei confronti del comune cittadino è sufficiente recarsi in una qualsiasi libreria e comprare qualsiasi libro di storia che concentri l’attenzione sulle leggi varate durante “il ventennio”.
Mentre la comprensione del concetto di democrazia richiede uno sforzo, mi piace evidenziare come la Costituzione della Repubblica Italiana ci abbia donato e continua a farlo quotidianamente la Libertà ossia quella cosa che ci consente di decidere, ad esempio, se vivere nella crassa ignoranza o leggere, studiare, documentarci; essere di destra, di sinistra, di centro etc; anche l’essere “ciucci” spesso è soltanto frutto di una libera scelta garantita dalla nostra Costituzione.
Grazie alla Signora Libertà:
- possiamo ascoltare la musica che più ci piace;
- possiamo recarci in libreria e acquistare il libro che vogliamo;
- possiamo parlare con chi vogliamo;
- possiamo comprare il pane se lo vogliamo ma anche dove vogliamo;
- possiamo decidere di acquistare gli abiti che più ci piacciono;
- possiamo decidere di bere il vino che più ci piace;
- possiamo credere al Dio a cui ci fa più piacere credere e possiamo anche prenderci il lusso di non credere ad alcun Dio;
- possiamo scegliere noi la macchina che più ci piace;
- possiamo scegliere l’operatore telefonico che più ci piace;
- possiamo anche assurdamente scegliere se vaccinarci o meno;
- possiamo essere vegani, vegetariani, onnivori etc. senza dover dare conto a nessuno;
- possiamo seguire lo sport che più ci piace;
- possiamo scegliere la pizzeria dove cenare;
- possiamo scegliere il gusto del nostro gelato;
- possiamo scegliere gli arredi di casa;
- possiamo scegliere dove fare le vacanze;
- possiamo scegliere se sposarci o meno;
- possiamo scegliere l’università che più ci piace;
- possiamo anche scegliere essere dei pezzi di merda insensibili, freddi, solitari e lupucufii.
Si potrebbe continuare per pagine intere mettendo nero su bianco le cose che quotidianamente tutti noi scegliamo di fare, grazie alla Democrazia, alla Libertà, a quel 25 Aprile e ai partigiani (tutti). E proprio questo per me è
il fiore del partigiano morto per la libertà.
https://www.senato.it/documenti/repository/istituzione/costituzione.pdf
12 risposte su “25 Aprile”
Grazie amico mio , leggere le tue pillole aiuta ad alzarmi ogni mattina e dire grazie ai miei genitori di avermi concepito .
I lupicufii sono bellissimi 😥
Vedi che cosa stupenda hanno fatto i nostri nonni che erano nella maggior parte analfabeti ma soprattutto affamati non solo di pane ma anche di democrazia e libertà… ma non ti nego che ogni tanto non dico “dittatura” ma un po’ di pugno fermo non farebbe male… Perché la tua libertà finisce quando lede la mia…
Grazie per averci ricordato l’importanza di quello che crediamo essere un dato naturale ma che è incece frutto di lotte e di un enorme sacrificio di sangue. Un bene sempre in pericolo e da conquistare ogni giorno. Non a caso nel tuo elenco non c’è la libertà di promuovere l’ideologia fascista e razzista, la libertà che tutte le altre uccide e che purtroppo nel nostro paese è stata sempre assicurata a partire dalla legittimazione concessa al partito del boia fascista Almirante. Oggi un partito da sempre razzista e che il suo capo ha dirottato verso la sempre più esplicita adesione a valori e linguaggi del neofascismo, fa parte di un governo di unità nazionale e si permette di boicottare apertamente la festa della liberazione da posizioni di governo. Non si comprende a fondo la gravità di questo scenario e i pericoli sottesi alla legittimazione che stiamo fornendo al fascioleghismo.
Grazie carissimo per questa riflessione… molti dimenticano … anche se rimane necessario mantenere sempre alta la guardia, poiché di tutto ciò di sacrosanto che tu hai detto in realtà qualcosa comincia a perdere di “democrazia” … qualcosa che solo all’apparenza lo è … troppi condizionamenti inavvertiti, soprattutto mediatici ma non solo, ben incubati dal diffuso benessere dentro cui siamo immersi, troppe volte ci impedisce il giusto Atteggiamento Critico, quasi sempre esclusi da una reale Partecipazione democratica … alla fine sono sempre altri che decidono al posto nostro … allora oggi, ancor più di allora, diventa fondamentale non Resistere per Liberarci, ma Resistere pe(r)Esistere, come scrive e recita un nostro comune amico in un monologo dallo stesso titolo. A presto e forza dduocu
… mai come in questo momento la parola Libertà, assume quella potenza che ormai abbiamo tutti bisogno.
Ciao caro Peppe.
Bellissima lettura.
Buon 25aprile a tutti!!
Parole importanti, espresse saggiamente.
Bellissimo tutto quanto hai evidenziato, ricordato, puntualizzato! E’ da divulgare e diffondere ovunque, affinchè a “qualcuno” e, in particolare, ai giovani entri nelle mente e nel cuore il significato di LIBERTA’ e cosa ci sta dietro prima di conquistarla!
Ricordare, comunque, non basta! Bisogna mettere in pratica ogni giorno la cultura della tolleranza e della libertà, l’opposizione a ogni tipo di sopraffazione, di razzismo, di xenofobia!
Grazie per questa riflessione. Viviamo quotidianamente la Libertà come un bene a nostro uso e consumo, ma non onoriamo il suo vero valore, né il sacrificio di chi ha ottenuto che, per il popolo italiano, fosse un diritto.
E, a proposito della nostra bellissima Costituzione, vorrei ricordare le parole di Piero Calamandrei: “La Costituzione non è una macchina che una volta messa in moto va avanti da sé. La Costituzione è un pezzo di carta, la lascio cadere e non si muove. Perché si muova bisogna ogni giorno rimetterci dentro il combustibile. Bisogna metterci dentro l’impegno, lo spirito, la volontà di mantenere queste promesse, la propria responsabilità.” In occasione della ricorrenza del 25 aprile, ricordiamo che ogni giorno tocca a noi fare la nostra parte!!!
Un’ottima rifkesdione Micci…
Un’ ottima riflessione Micci…
Come si fa a non condividere queste riflessioni? Ma vorrei esprimere un concetto fuori dal coro patriottico che in questo fausto giorno infiamma con passione i cuori di (quasi) tutti gli italiani. Penso a mio zio,mio omonimo, anche lui immolato sull’altare della Patria, penso ai ns giovani, morti per la libertà’ ma se se solo avessero immaginato di doverla affidare a governi che lasciano morire in mare 130 persone facendo finta di nulla, dubito fortemente che si sarebbero immolati.
Malgrado tutto, Buon 25 Aprile, come diceva un saggio: meglio una cattiva Democrazia che una dittatura.
Dopo aver visto le puntate di Striscia la notizia, Le iene, Report e Non è l’arena, vorrei essere liberato dalla democrazia all’italiana.